LA DISFATTA TOTALE DELL’UCRAINA È SOLO QUESTIONE DI TEMPO

Intervista di Clayton Morris di Redacted al Colonnello Douglas McGregor, del 14 dicembre 2022:

https://www.youtube.com/watch?v=ONYgOM32Z80.

Ringrazio come sempre il prof. Sergio Porta per la traduzione e la condivisione.
Il colonnello Douglas McGregor, ufficiale in pensione dall’esercito degli Stati Uniti, è “uno dei più importanti soldati americani della seconda parte del XX secolo; è l’ultimo ufficiale che abbia guidato uno squadrone di cavalleria corazzata in un combattimento tra carri armati nella battaglia di 73 Easting durante l’operazione ‘Desert Storm’. Il colonnello McGregor è un dei massimi esperti nazionali della riforma militare e forse il più importante conoscitore della potenza di combattimento americano e della Grande Strategia. Il suo ultimo libro si intitola ‘Margine of Victory’”.

[…] 41:36 [Clayton Morris]. Beh, io sono il tipo che vede il bicchiere mezzo pieno, e quindi dico: queste sono buone notizie. Questa non è un’escalation, è solo una continuazione della stessa cosa, stiamo solo andando nei nostri magazzini a tirare fuori un po’ delle vecchie cose che conserviamo là per fare una sorta di regalo di Natale dell’ultimo minuto all’Ucraina, che nel frattempo secondo lo stesso Zelensky è per metà senza elettricità, anche se io ho notizia che la percentuale sia più alta, e questo suona come buone notizie nel senso che sembra non sia un’escalation. Ma ora noi ce ne stiamo qui seduti a guardare l’esercito ucraino mentre viene devastato, decimato, completamente cancellato, mentre continuano a lanciare attacchi contro questa specie di muro di acciaio, e i russi non devono fare nient’altro che sedersi comodi e assorbire questi attacchi. Mi sbaglio?

42:23 [Col. McGregor]. Io penso che tu sia nel giusto per metà. I russi non devono disturbarsi gran che, e non lo stanno facendo. La gran parte delle loro forze è impegnata a preparare questa operazione offensiva che sarà lanciata quando il loro comando deciderà che sarà il momento giusto. Finora hanno atteso un miglioramento del tempo atmosferico, cioè che il terreno gelasse, hanno atteso che le nuove riserve fossero completamente integrate. Appena saranno soddisfatti che tutto sia nelle condizioni ottimali – qualunque sia questo momento, potrebbe essere domani mattina o a Febbraio, non possiamo saperlo… ma nel frattempo gli ucraini stanno combattendo tenacemente contro i russi nel sud, e stanno tentando di mantenere il controllo di questo posto che si chiama Bakhmut, che è un centro logistico connesso con la ferrovia e infrastrutture di trasporto. E lo stanno perdendo, e nel mentre stanno perdendo migliaia di uomini, mentre i russi stanno avendo perdite minime. Il rapporto delle perdite tra russi e ucraini è tra 1:8 a 1:10, cioè che per ogni otto-dieci soldati ucraini perduti i russi ne perdono solo uno. Questo non è un rapporto favorevole. Noi pensiamo che l’intero esercito ucraino, se escludiamo gli stranieri cioè alcune migliaia di polacchi in uniforme ucraina, e forse americani e britannici come mercenari, possa contare su un totale di circa 194.000 effettivi. Ciò significa che tutti gli altri sono feriti o morti. E le nuove leve che stanno ora buttando dentro in queste posizioni sono senza addestramento, si presentano con due o tre settimane di preparazione al massimo, “eccoti un’arma, sali sul camion” e via. E questi si arrampicano nelle trincee e essenzialmente si aggirano nei paraggi per essere distrutti, che è quello che i russi stanno facendo. È una situazione tragica. Nessuno lucido di mente farebbe una cosa del genere. Per questo motivo, tornando ai missili Patriots, non rimane che pensare che questo sia solo un gesto, così che in qualche momento in primavera i leader americani o europei possano dire “beh abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo mandato tutto quello che avevamo. E non siamo riusciti a far andare le cose diversamente”. Una pazzia. Una cosa che non ha mai avuto una possibilità di successo fin dall’inizio. Hanno mentito a tutti, su tutto, fin dall’inizio.

44:34 [Clayton Morris]. …e quindi… cosa accade adesso? Voglio dire, abbiamo sentito Jens Stoltenberg in una intervista la settimana scorsa, dirsi preoccupato che questa situazione possa avvitarsi fuori controllo, che non si riesca più a rimetter il genio nella lampada. È questo il punto a cui siamo, in cui l’Occidente e la Nato stanno cercando una via d’uscita da tutto questo… oppure stiamo cercando al contrario di innalzare la situazione al prossimo livello?

45:02 [Col. McGregor]. Beh, il prossimo livello, nel momento in cui la grande offensiva comincerà, significherebbe la guerra nucleare. E io non vedo nessun segno che qualcuno a Washington o ovunque nella Nato stia pensando di entrare in un conflitto nucleare. E assolutamente chiaro che i russi non lo vogliono. Io non vedo questo accadere. Per essere del tutto sincero, stiamo per raggiungere un momento – e non so quando questo momento sarà, probabilmente entro i prossimi tre mesi – in cui non potremo più nascondere la catastrofe sul terreno in Ucraina. In cui le forze armate russe avranno praticamente distrutto per intero le forze armate ucraine e il paese sarà in rovina. Stoltenberg ha detto: “qualunque cosa accada” – che è un cambiamento nel suo linguaggio, lui di solito dice cose come ‘la marcia vittoriosa dell’Ucraina cominciata il 24 Febbraio continua’ – mentre ora dice: “qualunque cosa accada” – che significa che lui sa che sta perdendo e sta perdendo male – “non avremo mai un buon rapporto con la Russia, non potremo tornare a relazionarci in modo normale, le nostre relazioni saranno per sempre compromesse”: tutto questo alle mie orecchie suona come la prova che stanno preparandosi a gestire il disastro. Di nuovo, questo é un riparo contro la probabilità molto concreta che la gente dica: “ehi, perché non avete fatto questo e perché non avete fatto quello”. Hanno gettato cose all’Ucraina che l’Ucraina non poteva assimilare e non poteva utilizzare, e hanno mandato sempre più occidentali là in uniforme ucraina come contrattisti o soldati cercando di rimediare, ma non può funzionare e credo proprio che tutti lo sappiano. Ma continueremo a fare questo fino all’amaro finale. E alla fine, dell’Ucraina non ci sarà rimasto molto. Suppongo che a quel punto noi semplicemente cambieremo discorso, no?

[…] 50:48 [Clayton Morris]. Cosa riesci a capire di che tipo di offensiva vedremo realizzarsi, sarà prima di Natale o dopo Natale… Come sarà?

50:58 [Col. McGregor]. La parte settentrionale dell’Ucraina è in gran parte gelata e può quindi ricevere le manovre militari di grande scala, la parte meridionale non lo è ancora. Ci sono ancora aree in cui c’è acqua nelle trincee, non puoi lavorare… parliamo della “rasputitza”, cioè del fango pesante che rende la vita impossibile a tutti fino a quando finalmente gela. Questo è una parte della questione. La seconda cosa è che è una questione di buona programmazione da parte del generale comandante. Lui ha messo insieme le forze, l’ultimo rilevamento parlava di circa 540.000 uomini diverse settimane fa, e nel frattempo sena dubbio in numeri sono cresciuti. Ma non è solo una questione di numero di uomini, è lo stato della forza stessa: come è organizzata, come è equipaggiata, quale capacità effettiva porta. E oggi abbiamo una forza che non assomiglia nemmeno in lontananza a quella che abbiamo visto a Febbraio. Questa è una forza con una potenza di fuoco molto importante. Una enorme quantità di sistemi offensivi e armi per il fuoco diretto. Quando il momento arriverà sapranno esattamente dove vanno, avranno stabilito su quali assi sviluppare l’avanzata. Che noi non conosciamo, ma sappiamo con chiarezza che vogliono fare tre cose: prima di tutto, tagliare fuori la Polonia dall’Ucraina. Ciò per assicurarsi che nessuna attrezzatura dall’Occidente possa raggiungere l’Ucraina. Questo è molto importante perché impone operazioni a Occidente del fiume Dnepr. Secondo, vogliono distruggere quello che rimane delle forze armate ucraine. Questo sarà relativamente semplice a est del fiume, mentre potrà essere leggermente più problematico a ovest di esso. Cosa vuol dire? Vuol dire che devi circondare e distruggere, tagliare fuori e sterminare, quello che rimane della forza combattente ucraina. Abbiamo parlato di circa 194.000 uomini più qualche migliaio di stranieri: tutti questi devo essere distrutti. E per ultimo, vogliono mandare nel pattume questo regime a Kiev. Come potresti mai continuare ad avere a che fare con Zelensky e la sua banda? Naturalmente lui è un pupazzo, non puoi dipendere da qualunque cosa egli dica, ma per parte nostra noi abbiamo detto chiaramente che non daremo supporto a nulla che non includa la completa umiliazione dello Stato e del popolo russo. Così abbiamo sbarrato la strada a tutte le opzioni e tutte le strade per risolvere il problema. Penso che i russi sappiano questo, e questo significa per loro che devono riporre la ramazza e lavorare con il martello pneumatico. Sarà una cosa tremenda. Ma se tu sei un russo, cos’altro puoi fare? Non c’è nessuno tra quelli con cui hai a che fare di cui ti possa minimamente fidare a proposito di niente. Ora abbiamo avuto queste rivelazioni da Merkel sul fatto che gli accordi di Minsk erano sempre stati per l’Occidente uno stratagemma per prendere tempo e preparare le forze armate ucraine per questa guerra… buon Dio! Con chi puoi parlare? Di chi ti puoi fidare? A un certo punto questi governi nei paesi occidentali se ne andranno via. E quando liberi il campo da questa gente, Scholz a Berlino, Macron a Parigi, e chiunque sarà il nuovo primo ministro in Inghilterra – è una lotteria in questo momento – insomma alla fine parlerai con chi arriverà, ma non parlerai con Biden o Blinken o nessuno di questa gente. Non avrebbe senso, sarebbe una perdita di tempo.

54:16 [Clayton Morris]. […sospiro…] andiamo incontro a un Natale buio, o sarà dopo il Natale che tutto questo accadrà? Comunque continueremo a seguire la situazione… Colonnello McGregor, è sempre un piacere…

54:25 [Col. McGregor]. …tieni in mente che ogni giorno che il russo aspetta le cose vanno peggio per l’Ucraina, non è che vanno meglio. Non si può pensare che i russi abbiano fretta, si muovono proprio come meglio credono.

54:16 [Clayton Morris]. Questo ricorda un’idea che è circolata recentemente che forse i russi non lanceranno alla fine questa grande offensiva, che quel muro d’acciaio che hanno eretto diventerà una specie di muro permanente, contro cui gli ucraini potranno lanciare quello che vogliono… ma tu non credi a questo vero?

54:55 [Col. McGregor]. Questo è impossibile. In quale altro modo puoi sgombrare il campo dalle forze armate ucraine, da questo governo, in quale altro modo fermi l’ingresso dall’occidente in Ucraina di tecnologia e attrezzature militari? Devi per forza entrare nel territorio in profondità. E’ l’unica opzione. Quelli che dicono “non accadrà nulla” credo rimarranno molto delusi.